Qual è la frequenza cardiaca ottimale per bruciare calorie

È ormai cosa risaputa che per dimagrire correttamente è fondamentale conoscere i principi della corretta alimentazione e praticare attività fisica nella maniera giusta.  Seguire diete restrittive, eccessivamente ipocaloriche è la soluzione più sbagliata per perdere peso. Per dimagrire occorre mangiare in modo sano e muoversi nel modo giusto. Per ottenere dei risultati duraturi nel tempo occorre agire quindi, su due fronti: alimentazione e attività fisica entrambe adeguate e personalizzate.
Per frequenza cardiaca di intende il numero di volte in cui il cuore batte ogni minuto. Questa frequenza cardiaca ovviamente va stabilità in base al sesso, l’età e quelli che sono gli obiettivi prefissati. Il cardiofrequenzimetro è uno strumento utile che permette di tenere sotto controllo il numero di battiti cardiaci in tempo reale. È innanzitutto importante definire la frequenza cardiaca massima(FCM), ovvero la frequenza massima raggiunta sotto sforzo. Studi  hanno dimostrato che per bruciare grassi non occorre “strafare”, anzi tutto il contrario. In questa condizione il corpo non utilizza i grassi corporei ma bensì il glucosio e le proteine , ossia la massa muscolare. A livello biochimico quando il corpo è sottoposto ad uno sforzo intenso, trasforma qualsiasi risorsa energetica e quindi i carboidrati, i grassi e le proteine, in “adenosina trifosfato”. Quando l’intensità dell’esercizio aumenta, i muscoli aumentano le contrazioni e l’adenosina viene richiesta in maggiori quantità. Quindi possiamo evincere che per bruciare massa grassa occorre fare un allenamento di bassa intensità, solo così si utilizzeranno i grassi e i carboidrati per produrre energia mediante un processo di metabolismo aerobico.