Metabolismo “lento” e “veloce”: da cosa dipende?

Non è solo un “modo di dire” che utilizziamo quando vediamo qualcuno consumare pasti abbondanti o pietanze elaborate pur mantenendo una figura snella. Il metabolismo “veloce” e quello “lento” esistono davvero, ecco come li spiega la scienza della nutrizione:

Il metabolismo  altro non è che l’insieme di tutti i processi biochimici che avvengono nel nostro organismo e che sono finalizzati ad estrapolare energia dagli alimenti. L’obiettivo è quello di rendere tale energia disponibile per lo svolgimento dei comuni processi vitali. 

Si parla di metabolismo veloce quando l’organismo tende a bruciare molto rapidamente tutte le sostanze nutritive ingerite, impedendo di accumulare scorte energetiche e causando soprattutto un eccessivo dimagrimento. Quando accade il fenomeno opposto, invece, si parla di metabolismo lento.

Non tutti abbiamo lo stesso metabolismo: i fattori che lo influenzano sono numerosi. 

Ci sono fattori intrinseci alla persona (sesso, età, peso e statura) e fattori esterni (clima, gravidanza).

Infine, il metabolismo ha a che fare anche con il nostro stile di vita, a partire dal regime alimentare che seguiamo: se mangiamo molte proteine il metabolismo basale si innalza notevolmente, se, invece, digiuniamo, il metabolismo basale rallenta: quando, per esempio, si fanno delle diete drastiche il metabolismo diventa più lento e per questo motivo non otteniamo i risultati sperati. Va considerata anche l’azione dinamica specifica di alcuni alimenti, che bisogna avere l’accortezza di inserire nella propria dieta. Uno dei rimedi più efficaci per accelerare il metabolismo è l’attività fisica: in particolare l’allenamento muscolare riesce a velocizzare il metabolismo.