Quanto è importate la dieta di mantenimento per non riprendere peso ?

Mantenere una sana ed equilibrata alimentazione come stile di vita per stare in buona salute

L’importanza e lo stretto legame del binomio “alimentazione e buona salute” è sottolineata dall’ Organizzazione mondiale della sanità (OMS) che considera nutrizione adeguata e salute diritti umani fondamentali. L’alimentazione è uno dei fattori che maggiormente incidono sullo sviluppo, sul rendimento e sulla produttività delle persone, sulla qualità della vita e sulle condizioni psico-fisiche con cui si affronta l’invecchiamento. Inoltre una dieta corretta è un validissimo strumento di prevenzione per molte malattie e di trattamento per molte altre.

Conservare uno stile dietetico sano ed equilibrato sempre è importante per mantenere l’equilibrio tra massa grassa e massa magra all’interno dell’organismo.
Quello che è importante sapere è che il nostro cervello registra il peso corporeo, e non solo: è anche in grado di programmare le reazioni ormonali, enzimatiche e soprattutto metaboliche a quel determinato peso.
Quando si dimagrisce, quindi, è necessario lasciar passare del tempo per permettere al nostro cervello di programmare reazioni metaboliche nuove e conformi al nuovo peso raggiunto, perché l’organismo si stabilizzi sul peso forma senza oscillazioni negative.

Per una sana dieta di mantenimento esistono, innanzitutto, alcune regole fondamentali da rispettare:
1) Fare 5 pasti al giorno: colazione,pranzo, cena e  spuntino di metà mattina e di metà pomeriggio
2) Mangiare ad orari regolari
3)Controllare le calorie assunte soprattutto attraverso i condimenti e i grassi (attenzione ai dolciumi, formaggi, salumi e alcol)
4) Praticare attività fisica regolare: bastano 30 minuti di camminata veloce al giorno
5)Bere 2 litri di acqua al giorno

Per iniziare una dieta di mantenimento,la prima cosa da stabilire , ed è comunque sempre meglio farlo con uno specialista , qual’è il fabbisogno energetico necessario in termini di calorie per mantenere il peso forma.
Le calorie degli alimenti vanno, infatti, reintrodotte gradualmente e sempre in base al proprio stile di vita.

Il fabbisogno calorico giornaliero varia a seconda di fattori quali l’età, il livello di attività fisica e il metabolismo di ogni singola persona,quindi ciascuno dovrà arrivare a reintegrare un numero specifico di calorie in base al proprio corpo,finché il peso non si stabilizza senza oscillazioni.

Dal punto di vista nutrizionale, la dieta di mantenimento deve tenere sotto controllo soprattutto quei macro elementi la cui assunzione è stata maggiormente alterata durante la dieta dimagrante.
Generalmente, per individui adulti, è bene tener presente che i Lipidi (Grassi)  non devono superare il 30% delle Kilocalorie  assunte nell’arco di un giorno, mentre il resto delle calorie dovrà essere fornito da Carboidrati e Proteine.Gli zuccheri semplici non devono superare il 12%.

Una dieta di mantenimento non si propone di far perdere ulteriore peso,  ma come dice il nome, di conservare i chili che si hanno, senza calare né crescere. Per questo si tratta di una dieta normocalorica, che fornisce all’organismo tutti i nutrienti necessari secondo i principi della sana alimentazione. Per questo bisogna considerare la dieta di mantenimento come una forma di educazione al corretto modo di nutrirsi che dovremmo conservare per tutta la vita, se non vogliamo tornare e mettere su chili di peso.